| Onorevoli Colleghi! - Uno dei tanti sogni che tutti noi
abbiamo nel cassetto è quello di non dover più portarsi dietro
pacchi di documenti identificativi e forse, finalmente, un
giorno sarà possibile avere un solo documento che sostituisca
carta di identità, patente, tessera sanitaria, codice fiscale
eccetera.
Con la presente proposta di legge si cominciano a compiere
i primi passi per realizzare questo sogno, dato che di colpo
si crea un unico documento elettronico che unifica il libretto
fiscale, la tessera sanitaria, il libretto sanitario
personale, per altro mai realizzato, creando così il
presupposto affinché quella semplice carta di credito diventi
l'unico depositario di tutti i nostri dati anagrafici, clinici
eccetera.
La presente proposta di legge, oltre agli ovvi vantaggi
squisitamente sanitari, si prefigge di ovviare a due dei più
grossi problemi che affliggono il nostro Servizio sanitario
nazionale: la quantificazione, e quindi il controllo della
spesa, ed il rilievo statistico e la conseguente
programmazione e razionalizzazione del sistema.
Già l'articolo 27 della legge n. 833 del 1978, istitutiva
del Servizio sanitario nazionale, prevedeva l'adozione di un
"libretto sanitario personale" per ogni cittadino, contenente
i dati caratteristici della salute dell'assistito che, nelle
intenzioni, doveva rappresentare il compendio delle
informazioni sanitarie ed amministrative del cittadino
necessarie per fornirgli una efficace ed efficiente assistenza
sanitaria e facilitandone l'accesso ai servizi.
In realtà uno strumento che offra la possibilità di avere
un quadro globale della posizione civile, amministrativa e
sanitaria di un individuo, in termini di tempo relativamente
brevi, a tutt'oggi non esiste.
Con la presente proposta di legge si viene ad offrire e
delineare nella sua struttura la "carta sanitaria personale"
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(CSP), che colmerebbe proprio tale lacuna. La sua rilevanza è
evidente. Il nostro sistema sanitario è carente spesso dal
punto di vista organizzativo; lento, a volte, nel fornire
prestazioni e servizi la cui celerità dovrebbe rappresentare
un elemento connotante; impossibilitato a fornire informazioni
utili ed indispensabili al paziente, perché oberato da una
macchinosa struttura che non prevede una razionale quanto
capillare rete informativa costantemente aggiornata. Prima
quindi di esporre analiticamente la proposta di legge
riguardante l'adozione della CSP, si rendono necessarie alcune
precisazioni.
La CSP rappresenta uno strumento indispensabile per
realizzare quella tanto auspicata ottimizzazione del servizio
sanitario, nonché una razionalizzazione del sistema stesso.
Non si pretende di aver individuato la pietra filosofale che
consentirà una immediata trasformazione dall'attuale
situazione farraginosa a perfetto equilibrio di funzionamento.
Tuttavia una sua corretta attuazione, comportando il ricorso
ai sistemi informatici ormai presenti in qualsiasi settore,
rappresenta senza dubbio un notevole passo avanti nella
funzionalità reale del Servizio sanitario.
La CSP utilizza come supporto una carta elettronica a
microprocessore con sette moduli, dove per modulo si intende
un'area di memoria elettronica con chiave di accesso
differente dagli altri moduli. Nella CSP verranno memorizzati
tutti i dati anagrafici, amministrativi, fisio-patologici
dell'assistito, nonché le informazioni sanitarie utili agli
operatori sanitari.
La sua praticità è evidente: ha le dimensioni di una
comune carta di credito; può essere letta ed aggiornata in
qualsiasi momento; mantiene inalterate nel tempo, per un
periodo congruo, le informazioni contenute; garantisce la
massima riservatezza, perché sono impiegati degli algoritmi di
calcolo destinati a cifrare l'informazione.
Grazie alla sua capacità di memoria decisamente più ampia
di quella sufficiente a registrare le sole cognizioni
sanitarie, potrà trovare ulteriore utilizzazione come
documento identificativo. Essendo costantemente aggiornata e
potendo contenere qualsiasi informazione riguardante il
possessore, individuandone pertanto la precipua posizione di
cittadino, potrà essere utilizzata ogni qualvolta occorra un
certificato od una pratica od un atto, contribuendo ad
intensificare il procedimento di autocertificazione idoneo a
semplificare e sveltire gli iter burocratici.
L'intento che si vuole perseguire è quindi di porre in
essere una rete informatica che copra l'intero territorio
nazionale, costantemente aggiornata con i dati completi
forniti da ogni unità sanitaria locale sui propri assistiti,
con le disponibilità sui centri di analisi, e su qualsiasi
altro servizio sanitario.
Ogni medico generico o pediatra di libera scelta sarà
tenuto al possesso di un proprio sistema informatico
costituito da un personal computer ed apparecchi di
lettura/scrittura della CSP, e di una linea di collegamento
per l'accesso all'anagrafe sanitaria ed al centro di
prenotazioni unico, ove esistente; strutture, queste, che
dovranno essere istituite concomitantemente all'adozione della
CSP. Stesso obbligo sarà posto a carico di tutti gli ospedali
pubblici, gli istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico, le cliniche universitarie e quelle convenzionate.
Ovviamente i terminali dovranno essere in numero adeguato alle
dimensioni ed alla struttura. Stesso discorso viene applicato
agli ambulatori ed i poliambulatori specialistici, i centri di
diagnosi strumentale nonché le aziende termali, pubbliche e
private, riconosciute ai sensi della normativa in vigore.
Fondamentale è il fatto che anche le farmacie pubbliche e
private saranno tenute allo stesso obbligo. Esse dovranno
essere in possesso di un personal computer, un sistema
di lettura e scrittura della CSP, un numero di penne a lettura
ottica e di terminali adeguato, un collegamento all'anagrafe
regionale.
Anche i servizi per tossicodipendenti, i servizi
territoriali psichici, i servizi di riabilitazione, i servizi
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di assistenza famigliare ed i consultori dovranno porsi in
linea con la presente proposta di legge.
La chiave di accesso a tutto il sistema è rappresentata,
appunto, dalla carta sanitaria personale, che nel rispetto più
completo della privacy dell'individuo, consentirà di
accedere ad informazioni riguardanti il soggetto possessore e
nel contempo di essere aggiornata su eventuali informazioni
che andranno ad incrementare il patrimonio informativo gestito
dai centri informatici della anagrafe regionale. E' chiaro che
non sarà possibile accedere a tutte le informazioni contenute
nella carta da parte di qualunque operatore, fatte salve le
situazioni di emergenza, in cui a volte è questione di minuti
per il buon esito del soccorso. In tutti gli altri casi, il
margine di accesso alle informazioni potrà essere deciso dagli
stessi possessori della carta, a seconda che si tratti del
medico generico, di visite specialistiche, di ricoveri
ospedalieri, eccetera.
L'aspetto che immediatamente emerge è l'indubbia rapidità
con cui le informazioni potranno essere scambiate, ottenute,
trasmesse. In campo medico ciò ha un'importanza basilare, si
pensi a situazioni in cui non si è stati in grado di portare
un immediato soccorso, nell'impossibilità di avere notizie
rapide su posti letto, centri diagnostici perfettamente
funzionanti, o specialisti del settore specifico. Attraverso
l'uso della CSP e, a monte, di tutto l'impianto informatico
necessitante, ogni singolo assistito potrà prenotarsi per
analisi, ospedali e via dicendo, dal terminale consultato dal
proprio medico o da uno specialista o dall'ospedale in cui si
trovi.
Ogni cittadino, pertanto, sarà depositario della propria
completa situazione clinico-sanitaria, risultante da tutti gli
eventuali controlli, visite, ricoveri, analisi che abbia fatto
nella sua vita. In tal caso è evidente come sia agevolata la
mobilità dei cittadini stessi sull'intero territorio, non
dovendosi preoccupare di informare "viva voce" sulla propria
storia sanitaria il medico consultato estemporaneamente.
Si attuerebbe, dunque, un miglioramento qualitativo
dell'assistenza sanitaria stessa, esigenza sentita da tutti ed
ormai improrogabile.
Aspetto direttamente conseguenziale di questa innovazione
sarà quello di poter valutare in corso d'opera tutti i
risvolti ad essa connessi. Diversamente da quanto accade nella
maggior parte di analoghe situazioni, non sarà, in questo
caso, necessario aspettare il termine di un determinato
periodo per avere dei dati su cui effettuare considerazioni o
conclusioni. Sarà invece sufficiente vagliare ed elaborare le
informazioni che via via affluiranno nelle anagrafi regionali
dai molteplici punti informatici quotidianamente
aggiornati.
Una tale trasparenza e continuità delle informazioni,
consentiranno di poter finalmente effettuare statistiche e
controlli sui piani della spesa sanitaria, sull'operato dei
medici, sull'uso quantitativo e qualitativo dei medicinali,
sui risultati delle terapie e così via.
Fino a questo momento è nota a tutti l'impossibilità di
fare dei piani per il controllo della spesa sanitaria, di
appurare quanto effettivamente costi, in media, un assistito,
di individuare se e quanti medici abusino della facoltà di
prescrivere medicinali, controlli, analisi o visite
specialistiche.
Attraverso l'uso della CSP, a fronte di un'assistenza più
veloce ed attenta del singolo assistito, la possibilità di
effettuare controlli sistematici sulla funzionalità del
sistema nel suo insieme e conseguentemente intervenire, lì
dove si verifichino distorsioni dovute a cause di qualsiasi
natura: incapacità, noncuranza, intenzionalità, abuso, cattiva
organizzazione.
Le anagrafi sanitarie regionali, intese come insieme di
dati di tipo civile, amministrativo e fisiopatologico sono
istituite con la presente proposta di legge. Spetterà al
Ministro della sanità valutare, entro centottanta giorni dalla
data di entrata in vigore della legge, l'attuale situazione
informatica e le eventuali anagrafi già esistenti nelle
regioni, sulla base dei dati forniti da una apposita
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commissione tecnica designata nell'ambito della Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano.
Le unità sanitarie locali di ogni regione preleveranno
presso i comuni le anagrafi civili dei residenti nel
territorio di loro competenza, integrati con i dati
dell'anagrafe fiscale, e provvederanno, a mezzo delle loro
stazioni informatiche, alla memorizzazione delle anagrafi
stesse ed al loro caricamento nell'archivio regionale.
Provvederanno, inoltre, all'inserimento nell'anagrafe
regionale dei dati amministrativi e fisiopatologici, in
possesso dei propri servizi amministrativi e sanitari, di
ciascun assistito.
Gli oneri di produzione di rilascio delle carte sanitarie
personali saranno a carico degli assistiti e del Servizio
sanitario nazionale, secondo quote proporzionali al reddito e
definite con decreto ministeriale.
L'onere di acquisto dei sistemi informatici sarà
rimborsato alle regioni nell'ambito degli stanziamenti per
acquisti in conto capitale del Servizio sanitario
nazionale.
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