Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


912
DDL0069-0002
Progetto di legge Camera n. 69 - testo presentato - (DDL13-69)
(suddiviso in 17 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C69. TESTIPDL
...C69.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC69 ZZ13 ZZRL ZZPR
    Onorevoli Colleghi! - Uno dei tanti sogni che tutti noi
  abbiamo nel cassetto è quello di non dover più portarsi dietro
  pacchi di documenti identificativi e forse, finalmente, un
  giorno sarà possibile avere un solo documento che sostituisca
  carta di identità, patente, tessera sanitaria, codice fiscale
  eccetera.
     Con la presente proposta di legge si cominciano a compiere
  i primi passi per realizzare questo sogno, dato che di colpo
  si crea un unico documento elettronico che unifica il libretto
  fiscale, la tessera sanitaria, il libretto sanitario
  personale, per altro mai realizzato, creando così il
  presupposto affinché quella semplice carta di credito diventi
  l'unico depositario di tutti i nostri dati anagrafici, clinici
  eccetera.
     La presente proposta di legge, oltre agli ovvi vantaggi
  squisitamente sanitari, si prefigge di ovviare a due dei più
  grossi problemi che affliggono il nostro Servizio sanitario
  nazionale: la quantificazione, e quindi il controllo della
  spesa, ed il rilievo statistico e la conseguente
  programmazione e razionalizzazione del sistema.
     Già l'articolo 27 della legge n. 833 del 1978, istitutiva
  del Servizio sanitario nazionale, prevedeva l'adozione di un
  "libretto sanitario personale" per ogni cittadino, contenente
  i dati caratteristici della salute dell'assistito che, nelle
  intenzioni, doveva rappresentare il compendio delle
  informazioni sanitarie ed amministrative del cittadino
  necessarie per fornirgli una efficace ed efficiente assistenza
  sanitaria e facilitandone l'accesso ai servizi.
     In realtà uno strumento che offra la possibilità di avere
  un quadro globale della posizione civile, amministrativa e
  sanitaria di un individuo, in termini di tempo relativamente
  brevi, a tutt'oggi non esiste.
     Con la presente proposta di legge si viene ad offrire e
  delineare nella sua struttura la "carta sanitaria personale"
 
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  (CSP), che colmerebbe proprio tale lacuna.  La sua rilevanza è
  evidente.  Il nostro sistema sanitario è carente spesso dal
  punto di vista organizzativo; lento, a volte, nel fornire
  prestazioni e servizi la cui celerità dovrebbe rappresentare
  un elemento connotante; impossibilitato a fornire informazioni
  utili ed indispensabili al paziente, perché oberato da una
  macchinosa struttura che non prevede una razionale quanto
  capillare rete informativa costantemente aggiornata.  Prima
  quindi di esporre analiticamente la proposta di legge
  riguardante l'adozione della CSP, si rendono necessarie alcune
  precisazioni.
     La CSP rappresenta uno strumento indispensabile per
  realizzare quella tanto auspicata ottimizzazione del servizio
  sanitario, nonché una razionalizzazione del sistema stesso.
  Non si pretende di aver individuato la pietra filosofale che
  consentirà una immediata trasformazione dall'attuale
  situazione farraginosa a perfetto equilibrio di funzionamento.
  Tuttavia una sua corretta attuazione, comportando il ricorso
  ai sistemi informatici ormai presenti in qualsiasi settore,
  rappresenta senza dubbio un notevole passo avanti nella
  funzionalità reale del Servizio sanitario.
     La CSP utilizza come supporto una carta elettronica a
  microprocessore con sette moduli, dove per modulo si intende
  un'area di memoria elettronica con chiave di accesso
  differente dagli altri moduli.  Nella CSP verranno memorizzati
  tutti i dati anagrafici, amministrativi, fisio-patologici
  dell'assistito, nonché le informazioni sanitarie utili agli
  operatori sanitari.
     La sua praticità è evidente: ha le dimensioni di una
  comune carta di credito; può essere letta ed aggiornata in
  qualsiasi momento; mantiene inalterate nel tempo, per un
  periodo congruo, le informazioni contenute; garantisce la
  massima riservatezza, perché sono impiegati degli algoritmi di
  calcolo destinati a cifrare l'informazione.
     Grazie alla sua capacità di memoria decisamente più ampia
  di quella sufficiente a registrare le sole cognizioni
  sanitarie, potrà trovare ulteriore utilizzazione come
  documento identificativo.  Essendo costantemente aggiornata e
  potendo contenere qualsiasi informazione riguardante il
  possessore, individuandone pertanto la precipua posizione di
  cittadino, potrà essere utilizzata ogni qualvolta occorra un
  certificato od una pratica od un atto, contribuendo ad
  intensificare il procedimento di autocertificazione idoneo a
  semplificare e sveltire gli  iter  burocratici.
     L'intento che si vuole perseguire è quindi di porre in
  essere una rete informatica che copra l'intero territorio
  nazionale, costantemente aggiornata con i dati completi
  forniti da ogni unità sanitaria locale sui propri assistiti,
  con le disponibilità sui centri di analisi, e su qualsiasi
  altro servizio sanitario.
     Ogni medico generico o pediatra di libera scelta sarà
  tenuto al possesso di un proprio sistema informatico
  costituito da un  personal computer  ed apparecchi di
  lettura/scrittura della CSP, e di una linea di collegamento
  per l'accesso all'anagrafe sanitaria ed al centro di
  prenotazioni unico, ove esistente; strutture, queste, che
  dovranno essere istituite concomitantemente all'adozione della
  CSP.  Stesso obbligo sarà posto a carico di tutti gli ospedali
  pubblici, gli istituti di ricovero e cura a carattere
  scientifico, le cliniche universitarie e quelle convenzionate.
  Ovviamente i terminali dovranno essere in numero adeguato alle
  dimensioni ed alla struttura.  Stesso discorso viene applicato
  agli ambulatori ed i poliambulatori specialistici, i centri di
  diagnosi strumentale nonché le aziende termali, pubbliche e
  private, riconosciute ai sensi della normativa in vigore.
     Fondamentale è il fatto che anche le farmacie pubbliche e
  private saranno tenute allo stesso obbligo.  Esse dovranno
  essere in possesso di un  personal computer,  un sistema
  di lettura e scrittura della CSP, un numero di penne a lettura
  ottica e di terminali adeguato, un collegamento all'anagrafe
  regionale.
     Anche i servizi per tossicodipendenti, i servizi
  territoriali psichici, i servizi di riabilitazione, i servizi
 
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  di assistenza famigliare ed i consultori dovranno porsi in
  linea con la presente proposta di legge.
     La chiave di accesso a tutto il sistema è rappresentata,
  appunto, dalla carta sanitaria personale, che nel rispetto più
  completo della  privacy  dell'individuo, consentirà di
  accedere ad informazioni riguardanti il soggetto possessore e
  nel contempo di essere aggiornata su eventuali informazioni
  che andranno ad incrementare il patrimonio informativo gestito
  dai centri informatici della anagrafe regionale.  E' chiaro che
  non sarà possibile accedere a tutte le informazioni contenute
  nella carta da parte di qualunque operatore, fatte salve le
  situazioni di emergenza, in cui a volte è questione di minuti
  per il buon esito del soccorso.  In tutti gli altri casi, il
  margine di accesso alle informazioni potrà essere deciso dagli
  stessi possessori della carta, a seconda che si tratti del
  medico generico, di visite specialistiche, di ricoveri
  ospedalieri, eccetera.
     L'aspetto che immediatamente emerge è l'indubbia rapidità
  con cui le informazioni potranno essere scambiate, ottenute,
  trasmesse.  In campo medico ciò ha un'importanza basilare, si
  pensi a situazioni in cui non si è stati in grado di portare
  un immediato soccorso, nell'impossibilità di avere notizie
  rapide su posti letto, centri diagnostici perfettamente
  funzionanti, o specialisti del settore specifico.  Attraverso
  l'uso della CSP e, a monte, di tutto l'impianto informatico
  necessitante, ogni singolo assistito potrà prenotarsi per
  analisi, ospedali e via dicendo, dal terminale consultato dal
  proprio medico o da uno specialista o dall'ospedale in cui si
  trovi.
     Ogni cittadino, pertanto, sarà depositario della propria
  completa situazione clinico-sanitaria, risultante da tutti gli
  eventuali controlli, visite, ricoveri, analisi che abbia fatto
  nella sua vita.  In tal caso è evidente come sia agevolata la
  mobilità dei cittadini stessi sull'intero territorio, non
  dovendosi preoccupare di informare "viva voce" sulla propria
  storia sanitaria il medico consultato estemporaneamente.
     Si attuerebbe, dunque, un miglioramento qualitativo
  dell'assistenza sanitaria stessa, esigenza sentita da tutti ed
  ormai improrogabile.
     Aspetto direttamente conseguenziale di questa innovazione
  sarà quello di poter valutare in corso d'opera tutti i
  risvolti ad essa connessi.  Diversamente da quanto accade nella
  maggior parte di analoghe situazioni, non sarà, in questo
  caso, necessario aspettare il termine di un determinato
  periodo per avere dei dati su cui effettuare considerazioni o
  conclusioni.  Sarà invece sufficiente vagliare ed elaborare le
  informazioni che via via affluiranno nelle anagrafi regionali
  dai molteplici punti informatici quotidianamente
  aggiornati.
     Una tale trasparenza e continuità delle informazioni,
  consentiranno di poter finalmente effettuare statistiche e
  controlli sui piani della spesa sanitaria, sull'operato dei
  medici, sull'uso quantitativo e qualitativo dei medicinali,
  sui risultati delle terapie e così via.
     Fino a questo momento è nota a tutti l'impossibilità di
  fare dei piani per il controllo della spesa sanitaria, di
  appurare quanto effettivamente costi, in media, un assistito,
  di individuare se e quanti medici abusino della facoltà di
  prescrivere medicinali, controlli, analisi o visite
  specialistiche.
     Attraverso l'uso della CSP, a fronte di un'assistenza più
  veloce ed attenta del singolo assistito, la possibilità di
  effettuare controlli sistematici sulla funzionalità del
  sistema nel suo insieme e conseguentemente intervenire, lì
  dove si verifichino distorsioni dovute a cause di qualsiasi
  natura: incapacità, noncuranza, intenzionalità, abuso, cattiva
  organizzazione.
     Le anagrafi sanitarie regionali, intese come insieme di
  dati di tipo civile, amministrativo e fisiopatologico sono
  istituite con la presente proposta di legge.  Spetterà al
  Ministro della sanità valutare, entro centottanta giorni dalla
  data di entrata in vigore della legge, l'attuale situazione
  informatica e le eventuali anagrafi già esistenti nelle
  regioni, sulla base dei dati forniti da una apposita
 
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  commissione tecnica designata nell'ambito della Conferenza
  permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
  province autonome di Trento e di Bolzano.
     Le unità sanitarie locali di ogni regione preleveranno
  presso i comuni le anagrafi civili dei residenti nel
  territorio di loro competenza, integrati con i dati
  dell'anagrafe fiscale, e provvederanno, a mezzo delle loro
  stazioni informatiche, alla memorizzazione delle anagrafi
  stesse ed al loro caricamento nell'archivio regionale.
  Provvederanno, inoltre, all'inserimento nell'anagrafe
  regionale dei dati amministrativi e fisiopatologici, in
  possesso dei propri servizi amministrativi e sanitari, di
  ciascun assistito.
     Gli oneri di produzione di rilascio delle carte sanitarie
  personali saranno a carico degli assistiti e del Servizio
  sanitario nazionale, secondo quote proporzionali al reddito e
  definite con decreto ministeriale.
     L'onere di acquisto dei sistemi informatici sarà
  rimborsato alle regioni nell'ambito degli stanziamenti per
  acquisti in conto capitale del Servizio sanitario
  nazionale.
 
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