| 1. I servizi di immunoematologia e di trasfusione sono
strutture di presidio ospedaliero ed operano in bacini di
utenza aventi una popolazione di almeno un milione di
abitanti. Essi possono essere integrati da uno o più centri
trasfusionali laddove il bacino di utenza superi gli 800 mila
abitanti o caratteristiche logistiche ed orografiche ne
comportino la necessità.
2. I servizi di immunoematologia e di trasfusione sono
organizzati in conformità alle disposizioni delle direttive
assunte in materia di banche del sangue ed esercitano le
seguenti funzioni, sotto il controllo dell'Istituto superiore
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di sanità (ISS) e la responsabilità del comitato ristretto:
a) eseguire i controlli iniziali e periodici di
idoneità alla donazione dei donatori volontari di sangue e di
emocomponenti;
b) effettuare la raccolta, la tipizzazione, la
conservazione e l'assegnazione del sangue umano per uso
trasfusionale, scomponendo nelle sue frazioni il sangue
raccolto ai fini della sua migliore utilizzazione;
c) assicurare una terapia trasfusionale mirata;
d) praticare le procedure aferetiche necessarie,
compresa la plasmaferesi produttiva;
e) promuovere e praticare l'autotrasfusione;
f) garantire il buon uso del sangue;
g) inviare il plasma raccolto ai depositi
refrigerati intermedi per lo stoccaggio, od all'industria
identificata per il frazionamento. Il ricevente, in base alla
catalogazione, invia ai centri regionali di coordinamento e
compensazione di cui alla lettera a) del comma 2
dell'articolo 4, la lista di disponibilità delle unità di
plasma per la produzione di emoderivati;
h) assicurare il coordinamento delle attività
delle unità di raccolta;
i) partecipare ai programmi di ricerca e di
controllo epidemiologico;
l) partecipare ai programmi di educazione alla
donazione di sangue e di emocomponenti;
m) coordinare sul piano tecnico, scientifico ed
organizzativo l'attività degli eventuali centri trasfusionali
in un ambito territoriale definito dai piani sanitari
regionali;
n) assicurare una adeguata integrazione con le
altre strutture ospedaliere, al fine di garantire una completa
assistenza ai pazienti emopatici, sia in regime di ricovero
sia in regime ambulatoriale;
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o) provvedere alla tipizzazione ed all'esame della
compatibilità tissutale;
p) eseguire, in relazione alle strutture
laboratoristiche esistenti ed agli obiettivi dei piani
sanitari regionali, compiti di diagnosi laboratoristica
ematologica, di patologia dell'emostasi, di immunopatologia ed
immunoematologia forense;
q) provvedere all'inventario del fabbisogno delle
unità di emazie e di emocomponenti per il territorio di
competenza e programmare la relativa copertura quantitativa e
qualitativa;
r) garantire la registrazione, il controllo e la
immunoprofilassi della malattia emolitica del neonato per il
territorio di competenza;
s) favorire e coordinare la ricerca in
immunoematologia e fungere da osservatorio epidemiologico per
il territorio di competenza, sotto il coordinamento del
comitato ristretto, che sovvenziona i progetti finalizzati, in
collaborazione con le università ed i centri di ricerca
dell'industria farmaceutica;
t) promuovere e praticare il predeposito del
sangue intero a scopo autotrasfusionale;
u) favorire e praticare il predeposito di
emocomponenti ed il recupero perioperatorio, mediante i
servizi di emaferesi;
v) attuare tutte le misure atte a valutare e
prevenire la diffusione delle malattie
post- trasfusionali, principalmente quelle infettive;
z) effettuare le funzioni attribuitegli per
competenza a favore dei presìdi locali delle Forze armate ed
effettuare la catalogazione per la consegna al centro di
coordinamento e compensazione delle Forze armate dotato di
magazzino intermedio.
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