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| IDG881300945 | |
| 88.13.00945 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zagrebelsky Vladimiro
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| Perche' la Corte Costituzionale ammette l' ignoranza di certe norme.
Senza bussola fra troppe leggi
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| Stampa, an. 122 (1988), fasc. 67 (30 marzo), pag. 9
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| D5002
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| A giudizio dell' A., la sentenza della Corte Costituzionale, che ha
limitato il principio della inescusabilita' dell' ignoranza della
legge penale, appare sacrosanta. Infatti, oggi, la sola pubblicazione
delle numerosissime leggi non ne garantisce la conoscenza; la
violazione puo' essere inconsapevole, specialmente per quei reati che
costituiscono "illeciti naturali", ma sono di pura creazione
legislativa. L' A. ritiene che la sentenza si rivolga direttamente al
Parlamento, invitandolo anche a ridurre il ricorso alla sanzione
penale. Conclude con l' auspicio che il messaggio sia accolto dal
Governo, dalle Camere e dalle forze politiche, in modo da eliminare
cio' che e' ormai patologico nel nostro sistema di produzione delle
leggi. (Titolo: 4 col / Testo: 1.3 col).
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| art. 5 c.p.
C. Cost. 23 marzo 1988, n. 364
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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