| Riferendosi alle richieste avanzate dai fautori di una legislazione
antimonopolistica, l' A. afferma che non si tratta tanto di limitare
l' azione delle imprese piu' grandi e piu' forti, quanto di garantire
la liberta' di accesso a qualsiasi nuova impresa. Infatti, l' impresa
forte deve sapere che, se abusasse del proprio potere di mercato,
darebbe spazio ad imprese concorrenti, anche potenziali. Cio'
premesso, l' A. sottolinea la relazione fra il livello del debito
pubblico e la tutela del consumatore. Se, infatti, la massa di
risparmio assorbita dal debito pubblico fosse rimasta disponibile per
l' investimento privato, si sarebbero potute finanziare molte
imprese, facendo lievitare il grado di concorrenza, sia attuale che
potenziale. La vera politica antitrust consiste, quindi, nell'
apertura dei mercati alla concorrenza interna e internazionale.
(Titolo: 3 col / Testo: 1.3 col).
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