| La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Osvaldo SCRIVANI (DS-U), relatore, premette che
il provvedimento, già approvato dal Senato, prevede misure
urgenti per i settori dell'autotrasporto e della pesca. Esse
si concretano, per il settore dell'autotrasporto, nella
riduzione dell'accisa sui carburanti e, per il settore della
pesca, in agevolazioni fiscali e contributive per le imprese e
nella corresponsione di una misura di accompagnamento sociale
per i lavoratori.
Soffermandosi sugli articoli di competenza della XI
Commissione, osserva che con gli articoli 4 e 5 si prevedono
interventi diretti a fronteggiare i danni alle attività di
pesca provocati dall'insorgenza e dalla presenza di
mucillagini nel bacino adriatico per l'anno 2000 e finalizzati
alla tutela dell'incremento della biomassa delle risorse
alieutiche nei compartimenti marittimi da Brindisi a Trieste,
nonché in materia di interruzioni tecniche dell'attività di
pesca. La conservazione delle risorse biologiche del mare e la
gestione razionale di esse rappresenta, come è noto,
l'elemento fondamentale della politica della pesca a livello
sia della collettività internazionale che nazionale. Nel
novero delle misure in questione si inseriscono il fermo
biologico dell'attività di pesca e la gestione della fascia
costiera e degli stock in essa compresi.
L'aumento del prezzo del gasolio, che nel nostro Paese ha
assunto dimensioni ancora più consistenti che nel resto
dell'Unione europea, ha avuto ripercussioni rilevanti
sull'economia peschereccia.
Con il presente provvedimento, nell'articolo 4, comma 5,
al fine di assicurare la salvaguardia dell'occupazione dei
marittimi imbarcati a bordo delle navi da pesca, si prevede il
riconoscimento per l'anno 2000 alle imprese che esercitano la
pesca professionale di un contributo per ogni litro di gasolio
utilizzato per l'esercizio dell'attività ovvero di uno sgravio
contributivo e un credito d'imposta ai sensi del decreto-legge
30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla
legge 27 febbraio 1998, n. 30, allo scopo di ridurre
differenziale esistente tra il costo del gasolio da pesca in
Italia e il costo medio negli altri Paesi dell'Unione europea,
ovvero di estendere parzialmente i benefici del citato
decreto-legge n. 457 del 1997 alla pesca locale. Le relative
modalità attuative sono determinate con decreto del Ministro
delle politiche agricole e forestali, di concerto con il
Ministro
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del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e
del Ministro delle finanze.
Con il comma 5- bis dell'articolo 4, al fine di
salvaguardare l'occupazione della gente di mare, vengono
estesi alle imprese che esercitano la pesca costiera, per un
periodo di due mesi e nel limite del 70 per cento, i benefici
fiscali e previdenziali previsti dal decreto legge n. 457 del
1997 per il personale imbarcato su navi iscritte nel Registro
internazionale navale. I benefici contributivi si concretano
nell'esonero, concesso alle imprese e ai dipendenti, dal
versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali
dovuti per legge.
L'articolo 5 dispone una misura di accompagnamento sociale
per le navi abilitate alla pesca a strascico e volante, in
alcuni compartimenti marittimi, che abbiano sospeso l'attività
di pesca per almeno trenta giorni consecutivi, in conseguenza
delle interruzioni tecniche disposte ai sensi degli articoli 1
e 4 della legge n. 41 del 1982. La misura è destinata alla
corresponsione del minimo monetario garantito ai membri
dell'equipaggio e alla copertura degli oneri previdenziali e
assistenziali dovuti per gli stessi dipendenti.
Propone, in conclusione, di esprimere un parere
favorevole.
Gaetano COLUCCI (AN) esprime perplessità sull'impianto
del provvedimento, peraltro varato con ritardo rispetto alle
attese delle categorie interessate. Ritiene del resto
inopportuno limitare le agevolazioni all'anno in corso.
In particolare, non condivide la modulazione della
riduzione dell'accisa per i conducenti di taxi con riferimento
all'entità della popolazione del territorio interessato.
Lucio MARENGO (AN) evidenzia le difficoltà che
affrontano le imprese di pesca, a causa dell'aumento del
prezzo del carburante e della riduzione della fauna marina.
Bisognerebbe intervenire con misure adeguate, distinguendo
tra la posizione dei piccoli imprenditori e quella dei
lavoratori dipendenti.
In conclusione, si dichiara favorevole al sostegno delle
categorie interessate, ma contrario al testo del
decreto-legge, così come è stato predisposto dal Governo.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole
del relatore.
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