| ONOREVOLI COLLEGHI, I PRIMI 7 ARTICOLI DEL PROGETTO DI COSTITUZIONE CHE STIAMO DISCUTENDO NON SONO I PIU' ADATTI PER PERMETTERE UNA DISCUSSIONE CHE MANTENGA RIGOROSAMENTE IL CARATTERE DI DISCUSSIONE GENERALE, PERCHE' , COME I COLLEGHI SANNO, NON SONO COLLEGATI AD UNO STRETTO NESSO, NON COSTITUISCONO UN TUTTO OMOGENEO. SI PUO' ANZI DIRE CHE CIASCUNO DI QUESTI ARTICOLI HA UNA VITA AUTONOMA, UNA VITA A SE' . LA DISCUSSIONE GENERALE DI QUESTO GRUPPO DI ARTICOLI VIENE QUINDI A CONFONDERSI CON LA MANIFESTAZIONE DEL CONCETTO CHE DEI VARI ARTICOLI SI E' FATTA CHI VI INTERVIENE E DEVE SERVIRE ALLA MANIFESTAZIONE DEL SUO PENSIERO RELATIVAMENTE A MODIFICHE PROPOSTE E NON ANCORA ILLUSTRATE O AD EMENDAMENTI CHE SI POSSONO CONSIDERARE GIA' SVOLTI IN QUESTA DISCUSSIONE GENERALE. QUESTO PER EVITARE RIPETIZIONI IN QUEST' OCCASIONE PIU' DANNOSE DI SEMPRE. L' ASSEMBLEA SA CHE NEL DISCUTERE QUESTO PROGETTO NOI SIAMO COMBATTUTI DA DUE ESIGENZE OPPOSTE, SENZA CHE SI POSSA SCEGLIERE QUALE SACRIFICARE E QUALE SODISFARE; LA NECESSITA' DI FAR PRESTO E LA NECESSITA' DI DISCUTERE CON LA MASSIMA AMPIEZZA TUTTI I PROBLEMI RELATIVI AL COMPITO PER IL QUALE SIAMO STATI MANDATI QUI DALLA VOLONTA' POPOLARE. DARE ALL' ITALIA REPUBBLICANA LA SUA CARTA COSTITUZIONALE E' IL COMPITO STORICO DI QUEST' ASSEMBLEA. QUALCHE OSSERVAZIONE SULL' ARTICOLO PRIMO, E PRIMA ANCORA, QUALCHE DUBBIO SU LA PROPRIETA' , SULL' ESATTEZZA DELLA QUALIFICA DI DISPOSIZIONI GENERALI, DATA A QUESTI PRIMI ARTICOLI. IL NOSTRO COLLEGA ONOREVOLE ORO NOBILI PROPONE CHE VENGA SOSTITUITA CON LA PAROLA: STATO. MA, CON TUTTO IL DESIDERIO CHE AVREI DI DARGLI RAGIONE, NON MI SEMBRA GIUSTIFICATA, RAGIONATA, QUESTA DENOMINAZIONE. E CIO' PER RAGIONI INTUITIVE. NELLO STATUTO DELLA REPUBBLICA ROMANA QUESTE DISPOSIZIONI EBBERO IL TITOLO DI PRINCIPI FONDAMENTALI. FORSE SAREBBE PIU' CONSONA ALLA NATURA DELL' ARGOMENTO QUESTA DIZIONE. L' ITALIA E' UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA, COSI' DICE L' ARTICOLO 1 PR DEL PROGETTO. E' STATO PRESENTATO DA NOI E DAI COMUNISTI UN EMENDAMENTO AGGIUNTIVO INTESO A SPECIFICARE LA NATURA DI QUESTA REPUBBLICA: REPUBBLICA DEMOCRATICA DI LAVORATORI. RICORDO ALL' ASSEMBLEA CHE QUESTA STESSA PROPOSTA FU STRENUAMENTE SOSTENUTA NELLA COMMISSIONE ELABORATRICE DI QUESTA PRIMA PARTE DELLA COSTITUZIONE, DAI NOSTRI COLLEGHI ONOREVOLI BASSO, TOGLIATTI E MANCINI E CI CORSE POCO CHE NON RAGGIUNGESSE LA MAGGIORANZA. IO NON FACEVO PARTE DI QUELLA SOTTOCOMMISSIONE, MA, SE RICORDO BENE, LA FORMULA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEI LAVORATORI NON PASSO' , PERCHE' RACCOLSE 7 VOTI CONTRO 8. NON VOGLIO DIRE QUALI RAPPRESENTANTI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA FURONO FAVOREVOLI A QUESTA FORMULA, PERCHE' NON SI SA MAI QUALE SERVIZIO SI RENDE A METTERE TROPPO IN RILIEVO IL PARTICOLARE ATTEGGIAMENTO DI QUALCHE APPARTENENTE A PARTITO DIVERSO DAL NOSTRO. SPECIALMENTE POI IN QUESTO MOMENTO IN CUI, A QUANTO HO LETTO STAMANI NEL SUO ORGANO, ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA SI PREOCCUPA NON POCO DEL FORMARSI DI TENDENZE, SE E' VERO CHE LA DIREZIONE DEL PARTITO E' INTERVENUTA A PROIBIRNE L' ORGANIZZAZIONE. QUINDI IO NON FACCIO IL NOME DI QUEI COLLEGHI- MA LO DOVREI FARE A TUTTO LORO ONORE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA CHE SI TROVARONO D' ACCORDO CON I RAPPRESENTANTI DEL PARTITO SOCIALISTA E COMUNISTA IN QUESTA SPECIFICAZIONE DI REPUBBLICA DEI LAVORATORI. MA IO NON INTENDO SVOLGERE ORA IL NOSTRO EMENDAMENTO. RICHIAMO PIU' CHE ALTRO L' ATTENZIONE DELL' ASSEMBLEA SOPRA LA PORTATA, IL SIGNIFICATO POLITICO E LE CONSEGUENZE DEGLI EMENDAMENTI, IN SENSO CONTRARIO, PRESENTATI DA ALTRI COLLEGHI, I QUALI VORREBBERO CHE, NON SOLO NON SI AGGIUNGESSE LA SPECIFICAZIONE DI LAVORATORI, MA CHE, NEL SECONDO COMMA DELL' ARTICOLO, NON SI DICESSE NEPPURE LA REPUBBLICA ITALIANA HA PER FONDAMENTO IL LAVORO E LA PARTECIPAZIONE EFFETTIVA DI TUTTI I LAVORATORI ALL' ORGANIZZAZIONE POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE. ALCUNI PROPONGONO DI ATTRIBUIRE AL LAVORO UN CONCORSO NELL' ORGANIZZAZIONE DELLA VITA DELLA REPUBBLICA. ALTRO CHE CONCORSO ALTRI VORREBBERO AFFERMARE CHE IL FONDAMENTO DELLA REPUBBLICA NON STA NEL LAVORO, MA NELLA LIBERTA' E NEL LAVORO, MENTRE, POI, METTONO DA PARTE I LAVORATORI PER SOSTITUIRLI CON I CITTADINI NELL' INDICARE L' ORGANIZZAZIONE DEL PAESE. ALTRO COLLEGA, DI ALTRO SETTORE, PROPONE DI SOPPRIMERE SENZ' ALTRO LA PAROLA LAVORO CON TUTTI I SUO DERIVATI. PER CONCLUDERE SU QUESTO PUNTO, PER NOI OGGI NON SI TRATTA DI UN' AFFERMAZIONE DI PRINCIPI, QUANTO DI UNA CONSTATAZIONE STORICA. IL NOSTRO PAESE SE RISORGERA' , COME VOGLIAMO CHE RISORGA, COME NONOSTANTE TUTTO, STA RISORGENDO, SE TROVERA' , E LA DEVE TROVARE CERTEZZA DI VITA E DI PROSPERITA' , SARA' UN PAESE DI LAVORATORI. LA FATICA DELLA RICOSTRUZIONE SARA' GIGANTESCA. DIRANNO I CREDENTI CHE RICHIEDERA' UN AIUTO DIVINO. CERTO CI VORRANNO SFORZI E FATICHE, CHE IL LAVORO POTRA' COMPIERE SOLTANTO SE AVRA' LA CERTEZZA DI NON SERVIRE INTERESSI EGOISTICI, MA DI GIOVARE A TUTTI, ALLA COLLETTIVITA' . DEVONO I LAVORATORI AVERE QUESTA CERTEZZA E LA SENSAZIONE CHE LA REPUBBLICA E' COSA E CASA LORO. UN ACCENNO ALL' ULTIMA PARTE DELL' ARTICOLO 1 PR: LA SOVRANITA EMANA DAL POPOLO. ALCUNI COLLEGHI NON SONO ENTUSIASTI IN QUESTO CASO DEL VERBO EMANA. C' E' CHI PROPONE PROMANA; ALTRI RISIEDE. E' QUESTIONE DI FORMA. CREDO, PIUTTOSTO, DOVER RICHIAMARE L' ATTENZIONE SULL' ESPRESSIONE ED E' ESERCITATA, NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE E DELLE LEGGI. IO NON ESITEREI A TOGLIERE QUESTA SPECIFICAZIONE. PROBABILMENTE ESSA E' DOVUTA AL RICORDO DELLO STRAPOTERE DELLA VOLONTA' STATALE SOTTO IL NEFASTO REGIME FASCISTA, E LA SOPPRESSIONE DI QUESTA AGGIUNTA POTREBBE DARE IL SOSPETTO, NON DI FASCISMO, VENENDO DA PARTE NOSTRA, MA DI TOTALITARISMO, DI DITTATURA. SPETTRI, QUESTI, CHE SI EVOCANO TANTO DI FREQUENTE QUINDI MI ASTENGO DAL PROPORNE L' ABOLIZIONE. MA, SECONDO ME, OCCORRE, SE NON ALTRO DIRE: LA SOVRANITA' PROMANA- O DERIVA- DAL POPOLO, CHE LA ESERCITA NELLE FORME E NEI LIMITI DELLA COSTITUZIONE E DELLE LEGGI. ALTRIMENTI NON SI SA CON PRECISIONE DA CHI QUESTA SOVRANITA' VIENE ESERCITATA, MENTRE DOVREBBE RISULTAR CHIARO CHE VIENE ESERCITATA DAL POPOLO O DIRETTAMENTE O ATTRAVERSO I SUO DELEGATI, I SUOI RAPPRESENTANTI O, INSOMMA, ATTRAVERSO QUEGLI ORGANI E CON QUELLE MODALITA' E CON QUEI MEZZI CHE LE LEGGI E LA COSTITUZIONE DOVRANNO DETERMINARE. UN' ALTRA OSSERVAZIONE, ANCHE QUESTA DI CARATTERE GENERALE, VORREI FARE SOPRA LA PRIMA PARTE DELL' ARTICOLO 6 PR. I COLLEGHI SANNO CHE A QUESTO PROGETTO, FRA I TANTI APPUNTI CHE GLI SONO STATI MOSSI, VI E' STATO QUELLO, RIPETUTO CON MAGGIORE INSISTENZA DI OGNI ALTRO, DI ESSERE TROPPO RICCO DI AFFERMAZIONI FINALISTICHE. EBBENE, FORSE QUI ABBIAMO UN' AFFERMAZIONE FINALISTICA CHE, SE NON E' DANNOSA, E' CERTO SUPERFLUA. BASTEREBBE DICHIARARE- E LA NORMA RISULTEREBBE PIU' ELOQUENTE NELLA SUA CONCISIONE- CHE LA REPUBBLICA ITALIANA GARANTISCE I DIRITTI ESSENZIALI AGLI INDIVIDUI E ALLE FORMAZIONI SOCIALI, SENZA PARLARE DI PRINCIPI INVIOLABILI E SACRI. SI POTREBBE FORSE TROVARE QUALCHE ALTRO AGGETTIVO. MA SOPPRIMERE SENZ' ALTRO L' AFFERMAZIONE NON SAREBBE CHE BENE. VI E' POI L' ARTICOLO 7 PR CHE DICE: I CITTADINI, SENZA DISTINZIONE DI SESSO, DI RAZZA E DI LINGUA, DI OPINIONI RELIGIOSE E POLITICHE SONO EGUALI DAVANTI ALLA LEGGE. SIAMO TUTTI D' ACCORDO NELLA SOSTANZA E LA SOSTANZA E' CHE LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI E CHE TUTTI I CITTADINI SONO EGUALI DINANZI ALLA LEGGE. ANCHE QUI EVIDENTEMENTE, IN QUESTA SPECIFICAZIONE, SI SENTE LA CONDANNA DEL REGIME NEFASTO CHE SI CARATTERIZZO' NELLA SUA ATTIVITA' CRIMINOSA, ANCHE PIU' BARBARAMENTE CHE IN QUALSIASI ALTRO MODO, CON LA PERSECUZIONE RAZZIALE; E SI E' VOLUTO STABILIRE UN PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA DI TUTTI I CITTADINI SENZA DISTINZIONE DI RAZZA. MA QUESTA PAROLA RAZZA, SUONA TANTO MALE. MI PARE SIA STATO L' ONOREVOLE LUCIFERO A PROPORRE IN SENO ALLA PRIMA SOTTOCOMMISSIONE DI SOSTITUIRLA CON LA PAROLA STIRPE. RAZZA FA PENSARE PIU' CHE AGLI UOMINI, AGLI ANIMALI. MA ESAMINANDO LA QUESTIONE DAL PUNTO DI VISTA LINGUISTICO, STORICO, SCIENTIFICO E' DIFFICILE SOSTITUIRLO E ANCHE STIRPE, NON CREDO CHE POTREBBE ESSERE UN TERMINE PROPRIO. COMUNQUE HO VOLUTO RICHIAMARE L' ATTENZIONE DEI COLLEGHI ANCHE SU QUESTO PUNTO DELLA DISPOSIZIONE. CERTO, CHE SE NON SI CEDE A CERTI TRISTI RICORDI ED AL BISOGNO DI CONDANNARE, OGNI VOLTA CHE SE NE PRESENTA L' OCCASIONE, INUMANE, ODIOSE DISTINZIONI CHE NEL PASSATO PORTARONO A TANTE INIQUITA, BASTEREBBE DIRE CHE TUTTI I CITTADINI SONO EGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE, SALVO POI COLPIRE LA EVENTUALE PROPAGANDA ANTIRAZZIALE, ANNOVERANDOLA TRA LE ATTIVITA' CRIMINOSE, E DANDO COSI' VITA AD UNA FOMA DI REATO CHE DOVREBBE TROVAR NEL CODICE PENALE UNA SEVERA SANZIONE. EGREGI COLLEGHI, IO DOVREI ORA AVVICINARMI A QUELLO CHE MI SEMBRA L' ONOREVOLE MARCHESI ABBIA CHIAMATO UN ROVETO ARDENTE; IL ROVETO ARDENTE DELL' ARTICOLO 5 PR. MI CI AVVICINO CERCANDO DI NON BRUCIARMI. VORREI DIRE DI PIU' CERCANDO DI NON SCALDARMI NEPPURE A TANTA FIAMMA. ONOREVOLI COLLEGHI, IL PROBLEMA E DIVENUTO DI UNA IMPORTANZA CAPITALE. HA GIA' DATO LUOGO QUI AD ELEVATISSIME DISCUSSIONI IN TUTTI I SETTORI. BISOGNA RICONOSCERLO. NON DOBBIAMO DIMINUIRE NOI STESSI E DISCONOSCERE IL VALORE DI QUEST' ASSEMBLEA. IO POSSO AFFERMARLO PERCHE' STO PER DIRVI DELLE COSE COSI' SEMPLICI SU QUESTO TEMA CHE NESSUNO PUO' PENSARE CHE IO MI VOGLIA INCLUDERE FRA GLI ORATORI AI QUALI IN QUESTO MOMENTO MI RIFERISCO. DOBBIAMO RICONOSCERE CHE LA DISCUSSIONE DI QUESTO IMPORTANTISSIMO PROBLEMA HA RAGGIUNTO DELLE ALTEZZE CHE FAREBBERE ONORE ALL' ASSEMBLEA DI QUALSIASI ALTRA NAZIONE. ( APPROVAZIONI) . IO INVECE, EGREGI COLLEGHI , MI PERMETTO DI FARE ALCUNE OSSERVAZIONI, METTENDOMI DAL PUNTO DI VISTA DI UN CITTADINO, NON DICO QUALUNQUE, PERCHE' QUESTO AGGETTIVO E' ORMAI UN PO' COMPROMESSO, MA DIRO' DAL PUNTO DI VISTA DI UN CITTADINO QUALSIASI CHE ABBIA POTUTO SEGUIRE CON ATTENZIONE QUESTA DISCUSSIONE ED ABBIA ANCHE IERI ASCOLTATO IL DISCORSO DELL' ONOREVOLE JACINI, VERAMENTE ELETTO NELLA SOSTANZA, COME NELLA FORMA. L' ONOREVOLE JACINI CI PORTO' ALLA CONCLUSIONE DEI PATTI LATERANENSI CON UNA CHIAREZZA DI ESPOSIZIONE, CHE DIMOSTRO' LA SUA GRANDE PADRONANZA DELLA MATERIA. MA EGLI TIRO' L' ACQUA, SE NON AL SUO MULINO, CERTAMENTE A QUELLO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, GIACCHE' I FATTI SI PRESTANO SPESSO AD ESSERE RICOSTRUITI COME MEGLIO SI VUOLE. VEDETE, E SI TRATTA DI EPISODI DEL NOSTRO TEMPO, IO ANCORA NON SONO RIUSCITO A SAPERE CHI HA RAGIONE FRA L' ONOREVOLE NITTI E L' ONOREVOLE ORLANDO, A PROPOSITO DELLA PROPRIETA' DELL' INIZIATIVA DELLA CONCILIAZIONE. ( INTERRUZIONE NITTI. GLIELO SPIEGHIERO' ) . ED IO GLIENE SARO PROPRIO GRATO. DALL' ONOREVOLE ORLANDO ABBIAMO SENTITO DIRE CON RICCHEZZA DI PARTICOLARI CHE E' STATO LUI A PARIGI A CONDURRE LE COSE IN BUON PUNTO. MA QUANDO L' ONOREVOLE ORLANDO DISSE QUESTO, L' ONOREVOLE NITTI INCOMINCIO' A SCUOTERE LA TESTA. IL CONTRASTRO E' EVIDENTE. QUESTO PER DIRE QUANTO SIA DIFFICILE ESSERE PRECISI. L' ONOREVOLE JACINI ALLA SUA VOLTA HA DETTO MOLTE COSE PIU' UTILI , PERO' ALLA SUA TESI CHE INCONFUTABILI, ANCHE IN LINEA DI FATTO. COMUNQUE, TUTTI ABBIAMO AMMIRATO LA SUA COMPETENZA, LA NOBILITA' DEL SUO PENSIERO, ED IO L' HO TANTO PIU' APPREZZATO, IL MIO VECCHIO AMICO , QUANDO HA DETTO CHE LE RELIGIONI DIVERSE DALLA RELIGIONE CATTOLICA DEBBONO, APPUNTO PERCHE' SONO RELIGIONI DI MINORANZA, ESSERE ANCOR PIU' DIFESE E PROTETTE. MA, O CHE IO IN QUEL MOMENTO MI SIA DISTRATTO , O SIA COLPA DELLA CATTIVA ACUSTICA DI QUESTA SALA, O SIA STATA DIMENTICANZA DELL' ONOREVOLE JACINI, FATTO E' CHE IO NON HO SAPUTO DA LUI PERCHE' I PATTI LATERANENSI DEBBANO FIGURARE NELLA CARTA COSTITUZIONALE. NON HO SAPUTO QUELLO CHE PIU' MI PREMEVA DI SAPERE. ( INTERRUZIONE JACINI. VUOL DIRE ALLORA CHE IO MI SONO SPIEGATO MOLTO MALE) . O SARO' IO CHE NON AVRO' CAPITO: GIACCHE' NON VOGLIO AMMETTERE CHE L' ONOREVOLE JACINI SI SIA SPIEGATO MALE. QUESTA, COMUNQUE, E' LA QUESTIONE CHE DOVREBBE ESSERE CHIARITA E CHE, PER ORA , E' RIMASTA OSCURA ALMENO PER ME. CHE QUESTI PATTI ESISTANO E' UNA REALTA' . SE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA SI ACCONTENTASSE, PERTANTO, DELLA COSTITUZIONE DELLA SUSSISTENZA ATTUALE DI QUESTI PATTI, CREDO NON TROVEREBBE NELLA SUA PRETESA ALCUN OSTACOLO. SAREBBE LA CONSTATAZIONE DI UN FATTO STORICO. MA QUI SI TRATTA DI BEN ALTRO. PARLO- RIPETO- COL LINGUAGGIO DI CHI NON ABBIA TROPPA CONFIDENZA NE' CON LA STORIA NE' COL DIRITTO, E MI DOMANDO: PERCHE' QUESTA INSISTENZA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA AD INCLUDERE NELLA CARTA COSTITUZIONALE IL RICHIAMO DEI PATTI LATERANENSI? QUANDO SI TIENE PRESENTE CHE L' AUTORE, IL CREATORE DI QUESTA FORMULA E' STATO L' ONOREVOLE TUPINI, SI CAPISCE CHE LA RAGIONE CI DEVE ESSERE, ANCHE SE NON SI VEDE DA PARTE DI UN OSSERVATORE SUPERFICIALE ED INGENUO; LA RAGIONE CI DEVE ESSERE E DEVE AVERE UN GRANDE SIGNIFICATO. LASCIAMO DA PARTE- LO RIPETO- LE QUESTIONI STORICHE, LE QUESTIONI GIURIDICHE, LE QUESTIONI TECNICHE. L' ONOREVOLE ORLANDO- E QUALCUNO SI E' AZZARDATO A DIRE CHE QUESTA E' STATA UNA MALIZIA CUI IL GRANDE PARLAMENTARE E' RICORSO- SI TRINCERO' DIETRO IL TECNICISMO E, DISSE CHE QUESTA NON ERA MATERIA GIURIDICA, MATERIA DI COSTITUZIONALE. NO QUESTE SONO ECCEZIONI CHE DOBBIAMO SUPERARE. POCO CI INTERESSANO: E' LA SOSTANZA CHE CI INTERESSA. NOI CI CHIEDIAMO: A CHE COSA MIRA QUESTA DISPOSIZIONE? ESSA DICE: I LORO RAPPORTI- CIOE' FRA LO STATO E LA CHIESA CATTOLICA- SONO REGOLATI DAI PATTI LATERANENSI. SE CI FOSSE L' AVVERBIO ATTUALMENTE SI SAREBBE TUTTI D' ACCORDO, PERCHE' - RIPETO- QUESTA E' UNA REALTA' STORICA. MA POI SI AGGIUNGE: QUALSIASI MODIFICAZIONE DEI PATTI BILATERALMENTE ACCETTATA NON RICHIEDE PROCEDIMENTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE. QUI E' AMMIREVOLE LA FORMA, PERCHE' CHI SI AVVICINI PER LA PRIMA VOLTA A QUESTA PARTE DELL' ARTICOLO HA QUASI L' IMPRESSIONE CHE SIA UNA DISPOSIZIONE PIU' A FAVORE DELLO STATO, CHE DELLA SANTA SEDE. DICENDO: QUALSIASI MODIFICAZIONE DEI PATTI BILATERALMENTE ACCETTATA, NON RICHIEDE, ECC. ECC. SEMBRA SI TRATTI DI UNA CONCESSIONE, DI UNA FACILITAZIONE A MODIFICARE I PATTI. ( INTERRUZIONE TUPINI. COMUNQUE, QUESTA SECONDA PARTE NON E' MIA; LA PRIMA SI' ) . MA MERITAVA DI ESSERLO ANCHE LA SECONDA, PERCHE' E' PIENA DI SIGNIFICATO E DI CONSEGUENZE; E' UN CAPOLAVORO. ( APPROVAZIONI A SINISTRA) . MA IO DOMANDO AI COLLEGHI CHE COSA SIGNIFICHI QUESTO? SIGNIFICA CHE I PATTI LATERANENSI SONO E RIMANGONO QUELLO CHE SONO, CHE SE SI TROVA UN ACCORDO FRA LO STATO E LA SANTA SEDE ALLORA- BELLA FORZA - SI POSSONO MODIFICARE COME SI VUOLE. SIAMO D' ACCORDO. QUESTA E' L' IPOTESI DELLA VOLONTA' BILATERALE. MA SE QUESTO ACCORDO NON SI TROVA? EH, CARO MIO COLLEGA DOSSETTI, SE SI TRATTASSE SOLTANTO DI APRIRE LE BRACCIA COME ELLA FA, POCO MALE. MA PER ARRIVARE A QUALSIASI MODIFICAZIONE, A QUALSIASI RITOCCO, QUALSIASI CORREZIONE, PENSI, PENSI L' ASSEMBLEA A QUALE CAMMINO SI DOVREBBE FARE. EPPURE DI RITOCCHI, DI CORREZIONI, IN SENSO OPPOSTO SIA PURE, ANCHE L' ONOREVOLE JACINI IERI AMMISE CHE CE NE FOSSE BISOGNO. L' ONOREVOLE JACINI NON E' D' ACCORDO CHE SE LA NOMINA DEI VESCOVI DEGLI ARCIVESCOVI, NON E' PIU' SOTTOPOSTA ALL' EXEQUATOR, DEBBA ESSERE, IN FONDO IN FONDO, DI GRADIMENTO DELLO STATO. NON E' D' AVVISO CHE GLI ECCLESIASTICI SIANO ESCLUSI DALLA VITA POLITICA. UNA ESCLUSIONE, ONOREVOLE JACINI, PIU' DI FORMA CHE DI SOSTANZA. UN SACERDOTE NON SI PUO' ISCRIVERE ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA; MA, CHE DA QUESTO SI DESUMA CHE NESSUN SACERDOTE VIVE LA VITA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E NON AGISCE NELL' ORBITA DEL PARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO IL PASSO E' UN PO' LUNGO, TANTO LUNGO CHE E' UN PO' DIFFICILE FARLO. COMUNQUE, QUALSIASI MODIFICAZIONE, IN CONSEGUENZA DI QUEST' ARTICOLO 5 PR ATTRAVERSO UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE. L' ASSEMBLEA MI INSEGNA CHE LA REVISIONE COSTITUZIONALE NON SI PUO' FARE CHE ATTRAVERSO UNA LEGGE APPROVATA DA TUTTI E DUE I RAMI DEL PARLAMENTO, IN DUE LETTURE E FRA L' UNA E L' ALTRA LETTURA DEVE CORRERE UN INTERVALLO NON MINORE DI TRE MESI ED IN SECONDA LETTURA LA LEGGE DEVE RIPORTARE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI MEMBRI DI CIASCUNA CAMERA. MA, QUANDO SI SIA ARRIVATI IN FONDO A QUESTO LUNGO CAMMINO, BASTA CHE UN QUINTO DEI COMPONENTI DELLA PRIMA E DELLA SECONDA CAMERA LO RICHIEDA, E QUESTA LEGGE DI REVISIONE DELLA COSTITUZIONE DOVRA' ESSERE SOTTOPOSTA A REFERENDUM POPOLARE. QUESTO CHE COSA SIGNIFICA? QUESTA DIFFICOLTA' DI REVISIONE DI QUALSIASI PARTE, DI QUALSIASI ARTICOLO DELLA COSTITUZIONE, QUALI CONSEGUENZE PORTA, O, MEGLIO, CHE COSA IMPONE? CHE NELLA COSTITUZIONE NON SI COLLOCHINO PRINCIPI, NORME CHE VALGANO SOLTANTO PER OGGI E NEPPURE SOLTANTO PER DOMANI O DOMANI L' ALTRO. CIO' CHE OGGI NOI NELLA COSTITUZIONE AFFERMIAMO O NEGHIAMO , DEVE VALERE, COME COMANDO O COME DIVIETO, OD ALMENO COME DIRETTIVA ANCHE PER UN LONTANO DOMANI. SI DEVE, QUANTO MENO, PRESUMERE CHE VALGA. ED ALLORA COLLEGHI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, VOI CHE NON SIETE LA MAGGIORANZA IN QUESTA ASSEMBLEA, COME POTETE PRETENDERE DI INSERIRE NELLA COSTITUZIONE UNA NORMA CHE IMPEDISCA QUALSIASI MODIFICAZIONE DEI PATTI LATERANENSI? MI DISPIACE CHE LA LANCETTA DELL' OROLOGIO MI RICORDI IL DOVERE CHE IO HO DI CONCLUDERE PER NON TRASGREDIRE UNA REGOLA CHE ABBIAMO FISSATA, TUTTI D' ACCORDO, ALLO SCOPO DI NON PROLUNGARE ECCESSIVAMENTE QUESTE NOSTRE DISCUSSIONI. E' CERTO CHE VA FATTA UNA DISTINZIONE FONDAMENTALE FRA IL TRATTATO ED IL CONCORDATO. FRA LA PORTATA DELL' UNO E QUELLA DELL' ALTRO. MA L' ONOREVOLE TOGLIATTI HA RAGIONE QUANDO DICE, A PROPOSITO DEL TRATTATO, CHE L' ARTICOLO 1 TV FA RIVIVERE L' ARTICOLO 1 ST DELLO STATUTO ALBERTINO. HA RAGIONE DI DOLERSI DI CIO' ANCHE SE NON E' PERFETTAMENTE ESATTO DIRE CHE SIA SENZA ALTRO TRAVASATO NELLA COSTITUZIONE ATTRAVERSO L' ARTICOLO 5 PR, L' ARTICOLO 1 ST DELLO STATUTO. C' E' UNA DIFFERENZA. E' VERO CHE CON QUELL' ARTICOLO 1 ST SI ATTRIBUISCE ALLO STATO ITALIANO UNA SPECIE DI RELIGIONE DI STATO; MA, MENTRE NELLO STATUTO ALBERTINO SI DICE DELLE ALTRE RELIGIONI CHE SONO TOLLERATE, CIO' NON E' RIPETUTO NELL' ARTICOLO 1 TV DEL TRATTATO. ( INTERRUZIONE TOGLIATTI. PUO' ESSERE ANCHE PEGGIORE) . COMUNQUE SIA, E DOVENDO AFFRETTARMI ALLA CONSLUSIONE, IO SONO COSTRETTO A LIMITARMI A RICORDARE ALL' ASSEMBLEA CHE NEL CONCORDATO ESISTONO NORME LE QUALI CONTRASTANO IN PIENO CON PRINCIPI SOLENNEMENTE AFFERMATI DAL NOSTRO PROGETTO DI COSTITUZIONE, NORME CHE QUI SONO GIA' STATE RICORDATE. QUESTO CONTRASTO E' COSI' INNEGABILE E FORTE CHE, A QUANTO RICORDO, LO STESSO ONOREVOLE DOSSETTI ( NON SO SE GLI SI FA DEL BENE O DEL MALE A RICORDARLO COME ESEMPIO DI UNA GRANDE COMPRENSIONE IN ALCUNI CAMPI) , NON SIA STATO DEI PIU' CONTRARI A RICONOSCERE NELLA PRIMA SOTTOCOMMISSIONE CHE QUALCHE RITOCCO SIA NECESSARIO. CERTAMENTE L' ONOREVOLE MERLIN DEVE AVERLO CONVENUTO, SE NON ALTRO, RELATIVAMENTE A QUELL' ARTICOLO 5 PR, AL QUALE NON HA CERTO DATO BUONA FAMA IL DOLOROSO EPISODIO BONAIUTI. NOI NON POSSIAMO OGGI PARLARE DELLA QUESTIONE DELLA SCUOLA, CIOE' DELL' AZIONE CHE SPETTA ALLO STATO, ALLA REPUBBLICA, IN QUESTO CAMPO. MA, EGREGI COLLEGHI DEMOCRISTIANI, METTETEVI UNA MANO SULLA COSCIENZA E DITECI SE, AL NOSTRO POSTO, VOI POTRESTE MAI ACCEDERE AD UNA PROPOSTA DI LEGGE CHE TRAMANDI AI POSTERI QUESTO PRINCIPIO STABILITO NELL' ARTICOLO 36 C: L' ITALIA CONSIDERA FONDAMENTO E CORONAMENTO DELL' ISTRUZIONE PUBBLICA L' INSEGNAMENTO DELLA DOTTRINA CRISTIANA, E SI AGGIUNGE: SECONDO LA FORMA RICEVUTA DALLA TRADIZIONE CATTOLICA. EPPOI SI AGGIUNGONO LE NORME REGOLATRICI DI QUESTO INSEGNAMENTO, PER LE QUALI L' AUTORITA' ECCLESIASTICA ENTRA IN PIENO NELLA SCUOLA DELLO STATO. TUTTO ED A PARTE LA QUESTIONE DELLA GIURISDIZIONE MATRIMONIALE , CHE NON PUO' CERTAMENTE CONSIDERARSI SEPOLTA. EGREGI COLLEGHI, NOI NON DICIAMO COSE NON VERE QUANDO DICIAMO CHE E' LONTANA DA NOI L' IDEA DI CREARE MOTIVI, PRETESTI PER UNA DISCORDIA RELIGIOSA. IO, DEL RESTO, SONO DELL' OPINIONE CHE QUESTA FAMOSA PACE RELIGIOSA, CHE SI DICE CONQUISTATA NEL 1929, NON SIA MAI STATA NEPPURE ANTECEDENTEMENTE TURBATA. INTENDO TURBAMENTO DELLA PACE RELIGIOSA UN IMPEDIMENTO OD ALMENO UNA LIMITAZIONE DELL' ESERCIZIO DEL CULTO, INTENDO EPISODI DI CONTRASTI RELIGIOSI. MA QUESTO NON SI E' VERIFICATO NEPPURE A QUESTIONE ROMANA APERTA, NEPPURE PRIMA CHE LA SANTA SEDE RICONOSCESSE ROMA CAPITALE D' ITALIA. COMUNQUE, VOI SAPETE CHE E' UN ATTEGGIAMENTO UFFICIALE DEL PARTITO SOCIALISTA, CONFERMATO RECENTEMENTE QUI DALL' ONOREVOLE NENNI COME ANCHE DEL PARTITO COMUNISTA QUESTO: DI NON FARE NIENTE CHE POSSA TURBARE QUESTA PACE RELIGIOSA. ( INTERRUZIONE ALLORA, PERCHE' VE NE PREOCCUPATE TANTO? ) . QUESTA VOLTA MI AZZARDO A DIRE CHE E' IL COLLEGA INTERRUTTORE CHE NON HA COMPRESO O NON VUOL COMPRENDERE. NOI DICIAMO CHIARAMENTE CHE NON POSSIAMO ACCETTARE DI ESSERE VINCOLATI AD ETERNARE INCLUDENDOLI NELLA COSTITUZIONE, QUESTI DETERMINATI RAPPORTI FRA LA CHIESA E LO STATO. RIVEDREMO QUESTI RAPPORTI AL MOMENTO OPPORTUNO; CI METTEREMO TUTTI LA MIGLIORE BUONA VOLONTA' PER RAGGIUNGERE UN' INTESA SULLE MODIFICAZIONI, GLI AGGIORNAMENTI DA APPORTARVI. NON MERCANTEGGIANDO, MA COMPRENDENDOCI A VICENDA. MA INTANTO NESSUNO PUO' PRETENDERE CHE NOI, COL NOSTRO MODO DI PENSARE, DI SENTIRE, DI CONSIDERARE LA VITA E IL MONDO, NON VOGLIO DIRE CON LA NOSTRA FILOSOFIA, PER NON ADOPERARE PAROLE TROPPO GROSSE, SI SOTTOSCRIVA, COME SE CORRISPONDESSE ALLE NOSTRE CONVINZIONI, CIO' CHE NON PENSIAMO, CIO' CHE VA CONTRO LE NOSTRE CONVINZIONI. NOI CHE ABBIAMO UN GRANDE RISPETTO PER LA VOSTRA FEDE CI LIMITIAMO A CHIEDERE EGUALE RISPETTO PER QUELLA CHE, SE NON E' UNA FEDE RELIGIOSA E' UNA CONVINZIONE, UN' IDEA DI CUI SIAMO GELOSI QUANTO LO SIETE VOI DELLE VOSTRE CREDENZE. L' ONOREVOLE MARCHESI VI DICEVA: CONCEDETECI, AMMETTETE CHE ANCHE SENZA UNA FEDE RELIGIOSA SI PUO' VIVERE ONESTAMENTE. ( INTERRUZIONE UNA VOCE A DESTRA. VI SIA CONCESSO ) IO AGGIUNGO CHE NON SOLO SI PUO' VIVERE ONESTAMENTE SENZA NESSUNA FEDE RELIGIOSA; MA SI PUO' ESSERE ANCHE CAPACI DEI PIU' GRANDI SACRIFICI, DEI PIU' PURI EROISMI, COME TANTI DEI NOSTRI FRATELLI HANNO DIMOSTRATO, LOTTANDO, CADENDO PER IL SOCIALISMO, PER LA LIBERTA' . INTERRUZIONE UNA VOCE A DESTRA. CONCESSO ANCHE QUESTO ) QUESTO VA RICONOSCIUTO, ONOREVOLE INTERRUTTORE, E NON CONCESSO. E NON CI SEMBRA DI PRETENDERE TROPPO, ONOREVOLI COLLEGHI DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA, SE VI CHIEDIAMO DI RICONOSCERE PARITA' DI DIRITTO ALLA DIFESA ED AL RISPETTO DELLE PROPRIE IDEE ANCHE A QUANTI, COME NOI, NON RIESCONO A VEDERE NELLA VOLTA CELESTE, CHE STELLE, STELLE E STELLE. ( VIVI APPLAUSI A SINISTRA- CONGRATULAZIONI) . | |