| DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE
A PROCEDERE IN GIUDIZIO
(ai sensi dell'articolo 313 del codice penale)
nei confronti della signora
RITA BERNARDINI
per il reato di cui all'articolo 290 del codice penale
(vilipendio delle Assemblee legislative)
TRASMESSA DAL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
(FLICK)
il 14 gennaio 1998
All'onorevole Presidente
della Camera dei Deputati
Roma, 14 gennaio 1998.
Per il tramite del Procuratore Generale presso la Corte di
Appello di Roma, il Procuratore di Roma, legittimato alle
indagini, ha inviato l'allegata richiesta di autorizzazione a
procedere nei confronti di Bernardini Rita per i reati di
vilipendio del Parlamento (articolo 290 del codice penale) e
di offesa all'onore ed al prestigio del Presidente della
Repubblica (articolo 278 del codice penale).
Provvedo pertanto, ai sensi dell'articolo 313, comma terzo
del codice penale a trasmettere la richiesta, per quanto
concerne il reato di vilipendio del Parlamento con il
fascicolo contenente gli atti del procedimento.
Il Ministro
Flick
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Il Pubblico Ministero
Visti gli atti del procedimento n. 16239/97/R nei
confronti di
BERNARDINI Rita, nata a Roma il 27 dicembre 1952, per
il
A) reato previsto e punito dall'articolo 290 del
codice penale per avere durante una manifestazione svoltasi in
piazza Navona in favore della legalizzazione dell'uso delle
cosidette droghe leggere, vilipeso pubblicamente il Parlamento
definendolo " fuorilegge " ed affermando che " i
parlamentari che si prendono il finanziamento pubblico dei
partiti, sono tutti assieme un'associazione a delinquere "
ed ancora: " ma quale delitto più grande ci può essere di
quello che ha compiuto il Parlamento approvando una legge dopo
che il popolo italiano al 90,3 per cento gli ha detto no, il
finanziamento pubblico ai partiti non glielo vogliamo dare! e
loro? Se ne strafottono e approvano una legge chiamata del 4
per mille ... Sono ladri! Sono un'associazione a
delinquere ".
B) reato previsto e punito dall'articolo 278 del
codice penale per avere durante una manifestazione svoltasi in
piazza Navona in favore della legalizzazione dell'uso delle
cosidette droghe leggere, pubblicamente offeso l'onore ed il
prestigio del Presidente della Repubblica, proferendo le
seguenti parole: " il capo di questa associazione a
delinquere (con riferimento al Parlamento) è il
Presidente della Repubblica. Oscar Luigi Scalfaro è proprio il
capo di questa associazione a delinquere, non so se è
vilipendio, ma per me è il capo ... questo Presidente della
Repubblica che vuole fare il capo che non riesce a stare zitto
e che non riesce a stare al di sopra delle parti e che vuole
comandare su tutto ... ".
C) reato previsto e punito dall'articolo 82, primo
e quarto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 9
ottobre 1990, n. 309, per avere durante una manifestazione
svoltasi in piazza Navona in favore della legalizzazione
dell'uso delle cosidette droghe leggere, istigato
pubblicamente i presenti all'uso illecito delle sostanze
stupefacenti derivate dalla cannabis indica.
In Roma, il 17 ottobre 1997.
* * *
Evidenziata l'acquisizione delle seguenti fonti di
prova:
Denuncia presentata da Battimelli Gabriele;
Nota informativa della DIGOS di Roma in data 18 ottobre
1997;
Trascrizione della registrazione degli interventi
svolti dalla Bernardini nel corso della manifestazione del
17.10.1997.
* * *
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Visti gli articoli 313 c.p., 343, 344 c.p.p. e 111 disp.
att. c.p.p.;
CHIEDE
alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica -
per quanto di rispettiva competenza - l'autorizzazione a
procedere nei confronti di BERNARDINI Rita, per il reato
sub a);
Al Ministro di Grazia e Giustizia l'autorizzazione a
procedere nei confronti di BERNARDINI Rita, per il reato
sub b).
Manda alla Segreteria per gli adempimenti di competenza e
in particolare per la trasmissione, unitamente alla presente
richiesta, della documentazione allegata.
Roma, 13 dicembre 1997.
Il procuratore della Repubblica
Salvatore Vecchione
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