| RICHIESTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITA'
AI SENSI DELL'ARTICOLO 68, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE,
NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO PENALE
nei confronti del deputato
SGARBI
per il reato di cui agli articoli 81, capoverso, 595,
commi primo, secondo e terzo del codice penale, 30 della legge
6 agosto 1990, n. 223 in relazione alla legge 8 febbraio 1948,
n. 47 (diffamazione col mezzo della stampa, continuata e
aggravata)
TRASMESSA DAL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA
E PERVENUTA ALLA PRESIDENZA DELLA CAMERA
il 30 dicembre 1996
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TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA
Ufficio del giudice per le indagini preliminari
209/94 R.G. N.R.
92/95 R. G.I.P.
Il GUP
Vista la richiesta di rinvio a giudizio presentata in
data 9 ottobre 1995 dal pubblico ministero nei confronti di
Sgarbi Vittorio per il reato di cui agli articoli 81,
capoverso, 595, primo, secondo e terzo comma, del codice
penale, articolo 30 della legge n. 213 del 1990 in relazione
all'articolo 13 della legge n. 47 del 1948 per avere
rilasciato una intervista all'emittente "Teleradio gamma" di
Vibo Valentia in data 4 marzo 1994 nonché rilasciando altra
intervista all'emittente "Radio Antenna Blitz" di Taurianova
in data 13 marzo 1994, offeso la reputazione del dottor
Agostino Cordova procuratore della Repubblica presso il
tribunale di Napoli e già procuratore presso il tribunale di
Palmi affermando con riferimeto alle attività di indagine
preliminari condotte dallo stesso dottor cordova Agostino
(nella qualità di procuratore presso il tribunale di Palmi)
tra l'altro quanto segue: "... quando la magistratura, nella
persona di Cordova agisce come è capitato quà mandando i
carabinieri a sequestrare gli elenchi del Rotary a Pesaro io
arresterei Cordova, spende i nostri soldi per fare una cosa
inutile quando gli elenchi degli iscritti al Rotary sono
pubblicati dovunque, quindi è assurdo mandare, anche soltanto
spendendo un milione, in missione due carabinieri; quando poi
si hanno gli elementi per indagare su un uomo della sinistra
come Tripodi per avere volantini presso sedi mafiose e si
indaga su tutti gli altri e non su di lui c'è qualcosa che non
mi piace vuol dire che la magistratura lavora per una parte
politica "
"... stessa cosa vale per quell'altro personaggio
disdicevole che si chiama Cordova... ...l'ingiustizia è
somma... un personaggio come Cordova per esempio che ha
inquinato Palmi inventando una massoneria che è ...era peggio
della mafia '..." fin tanto che i magistrati non sono suoi
amici l'indagine è giusta, quando trova un signore che si
chiama Miller sostituto procuratore, Cordova lo
difende ".
Con l'aggravante consistita nell'attribuzione di un fatto
determinato.
Fatti commessi in Taurianova e Vibo Valentia 4 marzo 1994
e 13 marzo 1994.
Ritenuto in esito alla eccezione avanzata dalla difesa
nel corso dell'udienza preliminare che non appaiono sussistere
per alcune delle
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espressioni utilizzate ("... io arresterei Cordova... "
"... personaggio disdicevole... " "... ha inquinato
Palmi... ") e per le insinuazioni di parzialità i
presupposti per l'applicabilità dell'esimente prevista
dall'articolo 68 della Costituzione.
Che va di conseguenza disposta l'immediata trasmissione di
copia degli atti alla Camera dei deputati per le valutazioni
previste dal decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 555 con la
sospensione del processo.
Che l'ordinanza che si emette costituisce rinnovazione di
quella emessa in forma sintetica in data 5 dicembre 1996 al
fine di ottemperare alla richiesta del Presidente della Camera
dei deputati di una completa indicazione del fatto per cui si
procede e degli elementi su cui si fonda il provvedimento e
che pertanto non appare necessario procedere alla sua
emissione fissando nuova camera di consiglio.
PER QUESTI MOTIVI
rigetta l'eccezione e manda alla Cancelleria per
l'immediata trasmissione di copia degli atti alla Camera dei
deputati.
Reggio Calabria, 21 dicembre 1996.
Il Giudice
per le indagini preliminari
Dott. Francesco Tripodi
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| RELAZIONE DELLA GIUNTA
PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIUDIZIO
(Relatore: BERSELLI)
sulla
RICHIESTA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITA',
AI SENSI DELL'ARTICOLO 68, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE,
NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO PENALE
nei confronti del deputato
SGARBI
per il reato di cui agli articoli 81, capoverso, 595,
commi primo, secondo e terzo del codice penale, 30 della legge
6 agosto 1990, n. 223 in relazione alla legge 8 febbraio 1948,
n. 47 (diffamazione col mezzo della stampa, continuata e
aggravata)
TRASMESSA DAL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA
E PERVENUTA ALLA PRESIDENZA DELLA CAMERA
il 30 dicembre 1996
Presentata alla Presidenza il 17 luglio 1998
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Onorevoli Colleghi! - La Giunta riferisce su una
richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità
trasmessa dal Tribunale di Reggio Calabria in relazione ad un
procedimento penale nei confronti del deputato Vittorio
SGARBI. Il capo di imputazione riguarda il reato di
diffamazione col mezzo della stampa per aver rilasciato due
interviste, una all'emittente "Teleradio gamma" di Vibo
Valentia in data 4 marzo 1994, l'altra all'emittente "Radio
Antenna Blitz" di Taurianova in data 13 marzo 1994, nelle
quali egli avrebbe asseritamente offeso la reputazione del
dottor Agostino Cordova procuratore della Repubblica presso il
Tribunale di Napoli e già procuratore presso il Tribunale di
Palmi affermando con riferimento alle attività di indagini
preliminari condotte dallo stesso dottor Cordova Agostino
(nella qualità di procuratore presso il Tribunale di Palmi).
Le frasi attribuite all'onorevole Sgarbi e ritenute lesive
della reputazione del dottor Cordova sono le seguenti:
"quando la magistratura, nella persona di Cordova
agisce come è capitato qua mandando i carabinieri a
sequestrare gli elenchi del Rotary a Pesaro io arresterei
Cordova, spende i nostri soldi per fare una cosa inutile
quando gli elenchi degli iscritti al Rotary sono pubblicati
dovunque, quindi è assurdo mandare, anche soltanto spendendo
un milione, in missione due carabinieri; quando poi si hanno
gli elementi per indagare su un uomo della sinistra come
Tripodi per avere volantini presso sedi mafiose e si indaga su
tutti gli altri e non su di lui c'è qualcosa che non mi piace
vuol dire che la magistratura lavora per una parte
politica".
"... stessa cosa vale per quell'altro personaggio
disdicevole che si chiama Cordova ... l'ingiustizia è somma
... un personaggio come Cordova per esempio che ha inquinato
Palmi inventando una massoneria che è ... era peggio della
mafia" ... "fin tanto che i magistrati non sono suoi amici
l'indagine è giusta, quando trova un signore che si chiama
Miller sostituto procuratore, Cordova lo difende".
La Giunta ha esaminato la richiesta nella seduta del 5
novembre 1997, procedendo altresì all'audizione del deputato
Sgarbi. La Giunta ha avuto modo di rilevare che, nel caso di
specie, così come in altri casi nei quali l'onorevole Sgarbi
ha rivolto parole di critica nei confronti dell'operato del
dottor Cordova, l'intento polemico del deputato non era
rivolto ad intaccare la figura morale del magistrato, ma
piuttosto a criticare - nell'esercizio legittimo del proprio
diritto di critica politica - alcune modalità di indagine
adottate dal suddetto procuratore. La critica politica del
deputato era pertanto rivolta a sottolineare il valore
dell'imparzialità e della parità di trattamento nell'esercizio
dell'azione penale nonché, in generale, quello della
economicità dell'esercizio delle funzioni dello Stato.
Per tali motivi la Giunta ha deliberato di riferire
all'Assemblea nel senso che i fatti per i quali è in corso il
procedimento concernono opinioni espresse da un membro del
Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni.
Filippo BERSELLI, Relatore.
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